Era il 6 marzo 1914 quando i ritratti delle sorelle Brontë furono appesi per la prima volta alla National Portrait Gallery di Londra. Fino a quel momento non esisteva alcuna testimonianza dell’aspetto delle tre scrittrici, ormai celebri per i loro romanzi e scomparse da decenni.
La prima pagina del Daily Graphic quel giorno titolava “La romantica scoperta dei ritratti a lungo perduti dei Brontë”. E nel testo dell’articolo documentava l’enorme interesse suscitato dalle due opere che, richiamando una gran folla di persone, “subirono un piccolo assedio”.
I ritratti esposti erano due: il “Pillar Portrait”, celeberrimo ritratto di gruppo delle sorelle, e il “Profile Portrait”, profilo di una donna che si ritiene essere Emily. In particolare il primo dei due era dato per disperso da decenni. Se ne conosceva l’esistenza perché lo aveva descritto Elizabeth Gaskell nella sua biografia di Charlotte Brontë, ma fino a quel momento non se n’era saputo più niente.
Questo ci dà l’idea dello scalpore che destò la scoperta di queste due preziosissime tele, avvenuta in modo fortuito all’inizio del Novecento a Banagher, contea di Offaly, uno sperduto villaggio dell’entroterra irlandese.
Un fortuito ritrovamento
Era qui infatti che il reverendo Nicholls, marito di Charlotte Brontë, aveva trascorso l’infanzia e la giovinezza, ed era anche tornato in viaggio di nozze con la moglie dopo il loro matrimonio nel 1858. Purtroppo la scrittrice, tra l’altro incinta, morì di tubercolosi l’anno successivo. Il marito vedovo rimase sei anni a Haworth con il padre delle sorelle, Patrick Brontë (po’r uomo, sopravvisse a tutti i figli), e in seguito tornò in Irlanda portando con sé molti oggetti appartenuti ai Brontë. Si stabilì a Hill House (oggi Charlotte’s Way, un B&B dove si può pernottare), una canonica già censita nel 1842, dove si risposò con la cugina Mary Anna Bell e qui visse placidamente fino alla morte nel 1906, che lo colse alla veneranda età di 88 anni.
Soltanto 8 anni dopo, la vedova del reverendo rovistando sopra un guardaroba trovò due tele dimenticate, piegate e polverose. La scoperta fu sensazionale: erano gli unici ritratti rimasti delle sorelle Brontë. Furono prontamente venduti alla National Portrait Gallery di Londra per ben 350 sterline (equivalente di 50.000 sterline odierne, circa 58.000 euro) che li espose subito suscitando un enorme interesse.
I ritratti nel dettaglio
Entrambi i ritratti erano stati realizzati dal fratello delle scrittrici, Branwell, quando aveva 17-18 anni. Il ritratto di gruppo (dipinto intorno al 1834) divenne noto come “Pillar Portrait” per la colonna (“pillar”) disegnata nel mezzo tra le due donne sulla sinistra (Anne e Emily) e quella di destra (Charlotte). Più che una colonna sembra piuttosto il tentativo di cancellare la sagoma di un uomo che si intravede sotto la striscia chiara: era probabilmente un autoritratto di Branwell che volle cancellarsi perché non era soddisfatto del risultato o perché riteneva il quadro sovraffollato. Da notare le pieghe ancora visibili sulla tela del quadro, a causa del cattivo stato di conservazione precedente al suo ritrovamento.
Il secondo ritratto (dipinto intorno al 1833) è noto come “Profile Portrait”: generalmente la persona raffigurata è ritenuta Emily, ma secondo alcuni studiosi invece si tratta di Anne. Dalla sagoma seghettata e dalla presenza di una spalla sul lato sinistro si deduce che è un frammento di un quadro di gruppo, di cui abbiamo una foto del 1858: nella versione completa infatti c’erano tutti i fratelli, compreso Branwell che imbracciava un fucile. Perché allora a noi è giunta solo una parte? Probabilmente fu il reverendo Nicholls che, giudicando i ritratti di bassa fattura, ritagliò quello da lui ritenuto più somigliante e buttò via il resto.
Le due opere sono esposte nella collezione permanente alla National Portrait Gallery di Londra, che ha riaperto a giugno 2023 dopo un imponente restauro durato 3 anni, e ancora oggi sono tra i quadri più celebri del museo.
I luoghi
Hill House a Banagher: nella contea di Offaly, Irlanda, è la casa dove sono stati ritrovati i quadri, in cui visse il reverendo Nicholls e che Charlotte visitò in luna di miele è diventata oggi il B&B Charlotte’s Way.
Haworth, Yorkshire: la canonica dove sono vissute le scrittrici, il Brontë Parsonage, è diventato un museo a loro dedicato.
National Portrait Gallery, Londra: espone tantissimi quadri e fotografie di personaggi della storia e della letteratura inglese.
Fonti:
The Brontë Sisters by Patrick Branwell Brontë (National Portrait Gallery)
About Charlotte’s Way
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