Indirizzo: St Patrick’s Close, Dublino
Sito: marshlibrary.ie
Ingresso: a pagamento
A due passi dalla cattedrale di San Patrizio, la Marsh’s Library è stata la prima biblioteca pubblica d’Irlanda. Fu fondata nel 1707 dall’arcivescovo Narcissus Marsh (1638-1713) e progettata dall’architetto sir William Robinson. Conserva oggi più di 25.000 libri e 300 manoscritti, alcuni dei quali esposti nelle librerie in legno di quercia scura. È rimasta pressoché immutata per oltre tre secoli, rappresentando uno splendido esempio di biblioteca tra tardo Rinascimento e Illuminismo.
Tra gli scaffali originali dell’epoca, si trovano ancora i buchi lasciati dalle pallottole esplose durante la Rivolta di Pasqua, quando l’adiacente fabbrica Jacob’s Biscuit fu occupata.
La biblioteca conserva i registri dei visitatori a partire dal 1828, da cui è possibile risalire ai nomi di frequentò i suoi locali. Tra gli scrittori illustri ci furono Jonathan Swift, James Joyce e Bram Stoker.
James Joyce
Dai registri sappiamo che Joyce frequentò la libreria nell’ottobre 1902 per almeno due giorni consecutivi. La biblioteca viene citata più volte nelle sue opere. In Ulisse, Stephen Dedalus ricorda “nella baia stagnante della Marsh’s Library dove leggesti le profezie sbiadite dell’abate Joachim”. Anche in Stephen Hero viene citata la biblioteca dove Stephen “entrò in un’antica libreria nel mezzo di quelle sudice stradine che sono chiamate vecchia Dublino”.
Bram Stoker
Un giovane Bram Stoker frequentò la biblioteca negli anni 1866-67. La prima visita risale esattamente al 4 luglio 1866. Dai registri della biblioteca è stato possibile risalire ai libri consultati, alcuni dei quali menzionano la Transilvania e la leggenda di Dracula, ma è improbabile che gli siano serviti d’ispirazione per Dracula perché il romanzo uscì trent’anni dopo.