Stanchi dei soliti tour di Londra?
Cogliete l’occasione per farvi un itinerario originale andando a caccia delle statue “letterarie” della città.
Ecco le più famose. E attenzione: alcune vi parlano. Come? Lo scoprirete alla fine dell’articolo.
Oscar Wilde
Stravagante scultura, così come l’autore a cui è dedicata. “A Conversation with Oscar Wilde” è il titolo di quest’opera che invita il passante a sedersi sul blocco di granito e scambiare due chiacchiere con l’arguto scrittore, la cui testa, scolpita in bronzo, emerge a un’estremità. Il progetto è stato scelto da un comitato formato, tra gli altri, dagli attori Ian McKellen e Judi Dench, oltre che dal poeta Seamus Heaney.
Scultore: Maggi Hambling
Anno: 2004
Luogo: Adelaide Street
William Shakespeare
Sono numerosi i monumenti dedicati al Bardo, ma il più famoso (e il più “pulito”, visto che è fresco di restauro) è sicuramente quello in mezzo a Leicester Square. La scultura, realizzata da Giovanni Fontana, ricalca l’originale di Peter Scheemakers nel Poets’ Corner dell’Abbazia di Westminster, ma a differenza di quest’ultimo che riporta una citazione dalla Tempesta, la statua in Leicester Square riporta un verso da La dodicesima notte: “There is no darkness but ignorance”.
Scultore: Giovanni Fontana
Anno: 1874
Luogo: Leicester Square
John Keats
La recente statua raffigurante John Keats si trova nel cortile del Guy’s Hospital, in una nicchia ricavata da una parte del vecchio Ponte di Londra (London Bridge) che fu demolito e ricostruito nel 1831. La scelta del luogo non è casuale: Keats aveva studiato medicina proprio in questo ospedale.
Scultore: Stuart Williamson
Anno: 2005
Luogo: Great Maze Pond, Guy’s Hospital
Virginia Woolf
Il busto di Virginia Woolf si trova in Tavistock Square, non molto distante dalla statua di Gandhi, a pochi passi dalla casa in cui visse tra il 1924 e il 1939 scrivendo gran parte dei suoi romanzi.
Scultore: Stephen Tomlin
Anno: 1931
Luogo: Tavistock Square
Samuel Johnson
O meglio, il gatto di Samuel Johnson. Il suo nome era Hodge ed era ghiotto di ostriche. Si dice che per evitare di umiliare il servo Francis Barber nel mandarlo a comprare ostriche per un animale, ci andasse il dottor Johnson stesso. L’affetto dello scrittore per il gatto era ben noto, tanto che una parte della sua biografia, scritta da James Boswell, è dedicata al felino:
Io non dimenticherò mai l’indulgenza con cui trattava Hodge, il suo gatto: per il quale egli stesso andava a comprare le ostriche, per timore che il personale di servizio seccato per quell’incombenza se la prendesse poi con quella povera bestiola.
La scultura raffigura il gatto (e un’ostrica!) sopra un grosso tomo del Dictionary of the English Language di cui Johnson fu l’instancabile curatore.
Scultore: Jon Bickley
Anno: 1997
Luogo: Gough Square
John Betjeman
Il poeta britannico, che negli anni Sessanta ha contribuito a salvare la stazione di St Pancras dalla demolizione, è stato qui ritratto con lo sguardo rivolto verso l’alto, mentre si tiene saldo in testa il cappello con una mano e osserva affascinato l’architettura della stazione, ristrutturata nel 2007, che aveva strenuamente difeso in passato, come testimoniano le parole incise sulla lastra di ardesia ai piedi della statua: “John Betjeman who saved this glorious station”.
Scultore: Martin Jennings
Anno: 2007
Luogo: Stazione di St Pancras
Sherlock Holmes
Prendete la metropolitana e scendete alla fermata Baker Street, uscita Marylebone Street. Troverete ad accogliervi il più noto detective londinese, il cui indirizzo – fittizio – si trova a pochi passi di distanza, il celeberrimo Baker Street 221B.
Scultore: John Doubleday
Anno: 1999
Luogo: fermata metropolitana Baker Street, uscita Marylebone Street
Peter Pan
Nei pressi di Hyde Park viveva James Matthew Barrie che ispirato dai vicini Giardini di Kensington, dette vita nelle pagine del romanzo L’uccellino bianco, a Peter Pan, l’eterno bambino che vola fuori dalla sua casa di Londra e atterra vicino Long Water, la parte del lago Serpentine nei Kensington Gardens.
La statua è stata progettata da Barrie stesso che ne affidò la realizzazione allo scultore George Frampton e la fece installare la notte del 1° maggio 1912, di nascosto poiché non aveva ottenuto il permesso, nel luogo in cui si trova ancora oggi, dandone lui stesso l’annuncio con un articolo sul Times.
Scultore: George Frampton
Anno: 1912
Luogo: Kensington Gardens, Hyde Park
Winnie the Pooh
L’orsetto nato dalla penna di Alan Alexander Milne e reso celebre da Disney è stato immortalato in una statua che raffigura l’originale cucciolo di orso a cui si ispirò lo scrittore: Winnipeg era il nome dell’orsetta che Harry Coleburn, un ufficiale veterinario canadese, aveva acquistato e poi donato allo zoo di Londra, dove Milne l’aveva vista assieme al figlio Christopher e alla quale si era ispirato nello scrivere la storia di Winnie the Pooh.
Scultore: Lorne McKean
Anno: 1981
Luogo: Zoo di Londra
L’Orso Paddigton
Nato nel 1958 dalla penna di Michael Bond e reduce da un recente film natalizio, l’Orso Paddington è stato immortalato in questa statua di bronzo che troverete proprio alla Paddington Station. La scultura rappresenta la prima apparizione dell’orso quando, arrivato dal “Profondo Perù”, viene trovato dalla famiglia Brown alla stazione londindese di Paddington, seduto sulla valigia con una nota: “Per favore prendetevi cura di quest’orso. Grazie.”
Scultore: Marcus Cornish
Anno: 24 febbraio 2000
Luogo: stazione di Paddington
E inoltre…
Alle statue finora elencate vanno ad aggiungersi la statua del poeta Lord Byron (Park Lane), gli scrittori e storici Thomas Carlyle (Sloane Square) e Samuel Pepys (Seething Lane), il poeta indiano Rabindranath Tagore (Gordon Square), Ariel e Prospero, personaggi della Tempesta shakespeariana (ingresso della Broadcasting House, Portland Place).
Statue… parlanti?!
Grazie alla moderna tecnologia NFC (Near Field Communication) e uno smartphone potete far parlare alcune delle statue letterarie sopra menzionate e altre sparse per le città di Londra e Manchester.
Trovate la mappa delle statue parlanti sul sito ufficiale http://www.talkingstatues.co.uk.