E ora invitiamo il turista a seguirci. Gli faremo da cicerone e visiteremo insieme la capitale, indicandogli i monumenti, i giardini, gli edifici maggiormente degni di nota, i musei; insomma tutto quello che vale la pena di vedere nella meravigliosa Lisbona.
La voce che parla, la nostra guida d’eccezione alla scoperta della capitale lusitana è il poeta Fernando Pessoa.
In queste quarantadue pagine dattiloscritte, redatte nel novembre del 1925 ma ritrovate solo nel 1988, Pessoa ci manifesta il forte legame con la sua terra natale e si pone l’intento di valorizzarne i luoghi più interessanti per il turista, concependo questa piccola guida come parte di un più ampio progetto, rimasto incompiuto, dal titolo “All about Portugal“.
Dal Rossio al Barrio Alto, dal Castelo de São Jorge al monastero dos Jerónimos, attraversando Avenida da Liberdade e il Campo Grande, Pessoa accompagna il lettore/visitatore alla scoperta delle bellezze della città lusitana, fornendo articolate informazioni sul patrimonio artistico che essa offre, ma anche suggestioni di grande impatto visivo come “l’affascinante visione di sogno” che apre la guida:
È disteso su sette colli, altrettanti luoghi da cui godere esaltanti panorami, il vasto, irregolare e multicolore insieme di case che costituisce Lisbona. Per il viaggiatore che arriva dal mare, Lisbona, anche da lontano, si erge come un’affascinante visione di sogno, contro l’azzurro vivo del cielo che il sole colora del suo oro. E le cupole, i monumenti, i vecchi castelli si stagliano sopra il turbinio di case, come araldi lontani di questo luogo delizioso, di questa regione fortunata.
Il tragitto che Pessoa percorre è in automobile, ma lo scrittore invita eventualmente a farlo a piedi, cogliendo l’occasione per assaporare più da vicino l’anima della città.
Certamente, essendo stata scritta nel 1925, questa piccola guida può sembrare a tratti anacronistica: la Biblioteca Nazionale del Portogallo non si trova più nel Convento de São Francisco da Cidade e la statua del marchese di Pombal è ormai completata, per fare solo qualche esempio, ma ciò non scalfisce l’intrinseco valore letterario dell’opera, oltre al fatto che molte cose sono rimaste invariate, confermando quanto ancora la guida sia in gran parte attuale.
Dopo averci illustrato il patrimonio bibliotecario della sua città, la storia di chiese e cattedrali, l’ariosità dei moderni viali alberati o e il fascino delle vedute sul fiume Tago, Pessoa ci lascia aggiungendo in appendice una gita fuori porta, un suggerimento a visitare le località di Sintra e Queluz, una sorta di anticipo a quello che sarebbe dovuto essere il più ampio progetto “All about Portugal”.
Quindi, se siete in partenza per Lisbona e magari l’idea di visitare la città è nata proprio dall’interesse per Fernando Pessoa, questa guida è l’ideale per una passeggiata “libro in mano”.
Non dimenticatevi però di visitare la casa natale di Pessoa, in Largo de São Carlos 4, di fronte al Teatro Nacional, e di prendere un caffè al Café A Brasileira in Rua Garrett 120, di cui il poeta, come testimonia la statua qui di fronte che lo raffigura, era un affezionato cliente.
E se il turista si ferma qualche giorno, dopo aver affidato il bagaglio a un facchino di fiducia che lo recapiterà in albergo, prenderà posto accanto a noi su un’automobile per andare subito al centro della città, lungo la strada gli mostreremo tutto quel che merita d’essere visto.