Autori

Ludovico Antonio Muratori


Alessandro Tassoni

Scrittore e poeta originario di Modena, studiò legge, retorica e filosofia nelle università di Bologna, Pisa e Ferrara. Entrato al servizio del cardinale Ascanio Colonna come segretario, lo seguì in Spagna per poi tornare nel 1618 in Italia, a Roma, per diventare segretario del duca Carlo Emanuele I di Savoia. Dopo un soggiorno a Torino, rientrò a Modena dove rimase alla corte estense di Federico I fino alla morte.
Tassoni è l’autore del primo poema eroicomico italiano, La secchia rapita, completato nel 1618 ma pubblicato nel 1630 a Venezia. La secchia rapita trae ispirazione dalla battaglia di Zampolino, il conflitto tra Bologna e Modena che ebbe luogo nel 1325, dove sembra che in risposta ad un’incursione dei bolognesi nel territorio nemico, i modenesi risposero inseguendoli fino a Bologna portando via come trofeo di guerra una secchia di legno trovata presso un pozzo dove si erano fermati per dissetarsi.

Monumento ad Alessandro Tassoni

A nord rispetto alla Torre Ghirlandina, è stata collocata nel 1860 una statua che raffigura Alessandro Tassoni. Sul piedistallo della statua si trova l’iscrizione: “Ad Alessandro Tassoni dopo due secoli. I concittadini. 1860”.
Indirizzo: piazza Torre, Modena

La Secchia rapita nella torre Ghirlandina

Nella torre Ghirlandina, a fianco dell’abside del Duomo, venivano custoditi documenti e forzieri del Comune. Ancora oggi nella Sala della Secchia si trova una copia della celebre Secchia rapita. Un’iscrizione ricorda come la secchia fu d’ispirazione per il celebre poema eroicomico di Alessandro Tassoni: “Questa secchia, trofeo di guerra / rapita dai modenesi ai bolognesi / l’anno MCCCXXV, subito dopo la battaglia di Zappolino ispirò ad / Alessandro Tassoni il titolo e / il disegno del primo e maggiore / poema eroicomico italiano — Luglio MCMXIII”.
Indirizzo: piazza Grande, Modena

La vera Secchia rapita

Nel palazzo comunale di Modena, all’interno del Camerino dei Confirmati, tra la Sala del Fuoco e la Sala del Vecchio Consiglio, è conservata in una teca l’originale della Secchia rapita.
Indirizzo: piazza Grande, Modena