Gustave Flaubert nacque il 12 dicembre 1821 a Rouen, in Normandia, città alla quale rimase profondamente legato per tutta la vita. La sua famiglia viveva all’Hôtel-Dieu, dove il padre lavorava come chirurgo, e il futuro scrittore trascorse i suoi anni formativi nel liceo cittadino, dove ricevette un’educazione che avrebbe alimentato la sua passione per la letteratura.
Poi, nel 1841, la parentesi parigina: Flaubert si trasferì a Parigi per studiare legge, ma il suo legame con Rouen rimase sempre forte. E infatti vi ritornò presto, senza aver completato gli studi, nel 1844. Nello stesso anno la famiglia comprò una grande casa a Croisset, a 6 km da Rouen, dove lo scrittore vivrà per il resto della sua vita, con l’eccezione dei periodi trascorsi in viaggio dei soggiorni regolari a Parigi.
Come per molti scrittori, la città in cui visse non fu solo scenario della sua vita, ma anche delle sue opere.
Nel 1849 Flaubert partì con l’amico Maxime Du Camp per compiere alcuni viaggi in Italia, Grecia e Medioriente e proprio mentre era in viaggio, nel 1851, un dramma locale scosse il villaggio di Ry, a est di Rouen. La moglie del dottor Delamare, sopraffatta dalla noia e dalle difficoltà economiche causate dalle sue relazioni extraconiugali, si tolse la vita all’età di 27 anni. Poco dopo, anche il marito morì, lasciando la loro giovane figlia orfana. Eccolo qui: il fatto di cronaca che Flaubert trasformò in un romanzo: Madame Bovary. Molte scene dell’opera – oltraggiosa per l’epoca – sono ambientate per le strade di Rouen, a cui fa riferimenti più o meno espliciti.
Questo itinerario conduce nei luoghi della vita dello scrittore e in alcuni che hanno ispirato i suoi racconti e romanzi.
1. Musée Flaubert et d’Histoire de la Médecine
Ospitato in un padiglione dell’Hôtel-Dieu, l’ex ospedale dove il padre dello scrittore era chirurgo. Flaubert nacque qui il 12 dicembre 1821. Il museo è diviso in due sezioni: la prima racconta la storia della Medicina dal Medioevo all’inizio dell’Ottocento con strumenti chirurgici, un vecchio studio dentistico, curiosità; la seconda sono le stanze dove Flaubert ha trascorso l’infanzia, con gli ambienti ricostruiti, oggetti appartenuti alla famiglia e mostre tematiche sulle opere dello scrittore.
Di fronte all’abitazione c’era un piccolo giardino chiuso recintato oltre il quale, arrampicandosi a una finestra, Gustave sbirciava il padre che sezionava cadaveri. La sofferenza che vide in quei primi anni permeerà le sue opere, come scrisse in una lettera a Marie-Sophie Leroyer de Chantepie:
Sono nato in ospedale (a Rouen – dove mio padre era primario di chirurgia; ha lasciato un nome illustre nella sua arte) e sono cresciuto in mezzo a ogni miseria umana – dalla quale mi separava un muro. Da bambino giocavo in un anfiteatro. Questo è il motivo per cui, forse, ho un aspetto insieme funebre e cinico. Non mi piace la vita e non ho paura della morte.
Lettera del 30 marzo 1857 a Marie-Sophie Leroyer de Chantepie
2. Appartamenti in cui è vissuto
Dopo la morte del padre, Flaubert dovette lasciare l’Hôtel-Dieu. Prima di stabilirsi definitivamente a Croisset, visse con la madre prima al n° 55 avenue Gustave Flaubert (all’epoca 25 rue Crosne-hors-la-ville) da luglio 1846 al 1848 e poco dopo in una via non distante, al n°8 rue de La Nostre, dal 1848 al 1851, dove tuttavia Flaubert visse pochissimo tempo perché in quegli anni viaggiò in Europa meridionale e Medioriente. Al ritorno la famiglia si trasferì definitivamente a Croisset.
3. Cattedrale Notre-Dame de Rouen
Completata nel 1540, questo capolavoro dell’architettura gotica è un luogo ricorrente nelle opere di Flaubert. In Madame Bovary, per esempio, è lo scenario del primo appuntamento clandestino tra Emma e Léon. La cattedrale ha ispirato anche due dei Tre racconti: La leggenda di San Giuliano Ospitaliere si rifà alla vetrata nel deambulatorio che raffigura il santo, mentre Erodiade al timpano sopra l’ingresso raffigurante la danza di Salomè.
La chiesa è famosissima anche per essere stata un soggetto prediletto del pittore impressionista Claude Monet, che rappresentò la facciata della chiesa in momenti diversi della giornata (i dipinti del ciclo sono più di trenta, alcuni si trovano al Museo d’Orsay a Parigi).
4. Statua di bronzo commemorativa
Installata in Place des Carmes nel 1965, è l’omaggio che la città fa a uno dei suoi concittadini più illustri. Si tratta però della riproduzione in bronzo di un’altra statua, realizzata da Léopold Bernstamm nel 1907, che si trovava in rue Thies ma saltò in aria durante i bombardamenti del 1941.
5. Fontaine Louis Bouilhet, rue Jacques Villon
Questa fontana ritrae Louis Bouilhet, curatore della biblioteca cittadina, oltre che modesto poeta e drammaturgo. Era compagno di scuola di Flaubert al Collège Royal e solo in seguito suo migliore amico. Alla morte di Bouilhet, Flaubert lanciò una sottoscrizione per erigere un monumento in sua memoria, ma il consiglio comunale bocciò la proposta. La approvò solo in un secondo momento, dopo una sferzante lettera di risposta di Flaubert, che tuttavia non vide realizzato questo monumento a cui teneva tanto: la fontana fu inaugurata nel 1882, due anni dopo la sua morte.
6. Lycée Corneille (all’epoca Collège Royal)
Flaubert vi studiò dal 1831 al 1840. Era una scuola di antica tradizione, dove vigeva una ferrea disciplina. Per Flaubert non fu un periodo felice: si sentiva triste e imprigionato, ma è in questi anni che iniziò a scrivere i primi racconti e pièce teatrali. Fondò anche una rivista manoscritta, Art et progrès, di cui è redattore-copista, con la collaborazione dell’amico Ernest Chevalier.
Da ricordare che questo istituto inoltre è anche la scuola frequentata da Charles Bovary nel romanzo Madame Bovary .
7. Tomba nel Cimitero monumentale
Mentre si preparava a partire per Parigi, morì d’infarto l’8 maggio 1880 nella sua casa di Croisset, lasciando sul suo tavolo Bouvard et Pécuchet incompiuto. Fu sepolto alla presenza di alcuni amici, tra cui Maupassant e Zola, nel Cimitero monumentale di Rouen, accanto alle tombe dei suoi familiari.
8. Pavillon Flaubert
Poco fuori Rouen, nel comune di Canteleu, il Padiglione Flaubert tutto ciò che resta della casa della famiglia dello scrittore. Oggi ospita una piccola mostra con alcuni suoi oggetti personali. Dopo la morte del padre, nel maggio 1844 Flaubert si trasferì qui con la madre e la nipote Caroline e negli anni vi ospitò anche amici illustri come George Sand e Ivan Turgenev. Nonostante la casa principale non esista più, la dépendance dhe rimane ha tutto un suo fascino perché fu proprio qui che Flaubert scrisse Madame Bovary e gli altri romanzi.
Altre cose interessanti da vedere a Rouen
Una particolarità di Rouen sono le case a graticcio. Ne rimangono circa 2000 e si concentrano in particolare nella zona intorno alla cattedrale: Rue Damiette, famosa per i negozi d’antiquariato; Rue Martainville, dove si trova anche l’Église Saint-Maclou, piccola gemma dell’architettura gotica; Rue du Gros-Horloge, su cui svetta l’orologio astronomico (Gros-Horloge); Rue Eau-de-Robec, che segue un caratteristico canale.
La città è famosa per essere legata alla memoria di Giovanna d’Arco, che a Rouen fu imprigionata e arsa sul rogo. Si possono visitare il Donjon, l’unica torre che rimane del castello dove fu imprigionata (la ragazza fu rinchiusa in un’altra torre di cui rimangono solo le fondamenta, in 102 rue Jeanne d’Arc); e la place Vieux-Marché, dove fu arsa sul rogo: una croce indica il luogo dove si trovava la pira, proprio accanto alla moderna chiesa edificata in sua memoria. Da non perdere è anche il museo Historial Jeanne d’Arc, che ricostruisce la vicenda della pulzella d’Orleans con contenuti multimediali.
Chi cerca un museo insolito e curioso non può perdersi il Musée Le Secq des Tournelles in rue Jacques Villon: una mostra con numerosi oggetti creati dalla lavorazione del metallo (utensili, serrature, bracciali, collane e quant’altro) in un ex chiesa gotica (ingresso gratuito).
Per gli appassionati di turismo letterario, merita anche la Maison natale de Pierre Corneille, dove il celebre poeta e drammaturgo nacque nel 1606 e visse per 56 anni, in 4 rue de la Pie (ingresso gratuito). Qui scrisse Il Cid e la maggior parte delle sue opere. Esposto c’è lo studio dello scrittore, ricostruito con mobili del XVII secolo, e una mostra sulle sue opere. È un occasione imperdibile per vedere l’interno di una casa a graticcio.
Dove dormire
L’Hôtel Littéraire Gustave Flaubert è stato concepito proprio per gli amanti dei libri e in particolare di Flaubert. Si tratta di un albergo con arredi moderni, pensati come omaggio allo scrittore. Si trova in rue du Vieux Palais, nel centro storico di Rouen, in una posizione comodissima. Tra i servizi che offre, oltre a parcheggio auto e terrazza all’aperto, mette a disposizione degli ospiti una mappa dei luoghi di Flaubert (scaricabile in pdf qui).
Dove comprare libri a Rouen
Ci sono tante librerie nel centro di Rouen, dalle catene come FNAC a quelle specializzate solo in alcuni settori. Se ne segnalano tre:
- Librairie l’Armitière, in 66 rue Jeanne d’Arc. Fondata nel 1963, è perfetta per chi cerca una libreria generalista e molto fornita.
- Les Mondes Magique, in 98 rue Beauvoisine, per chi ama rovistare tra pile di libri (ma anche cd e dvd) di seconda mano.
- ABC Bookshop, in 11 Rue des Faulx, per chi non mastica il francese: qui solo libri in lingua inglese.
Altri luoghi della Normandia legati a Flaubert
Nei dintorni di Rouen ci sono tanti luoghi in vario modo legati a Flaubert: Château-Gaillard, Deauville, Pont-l’Évêque, Honfleur, Trouville-sur-Mer ma soprattutto Ry, un piccolo villaggio a cui lo scrittore si ispirò per la Yonville di Madame Bovary. Qui visse la donna che ispirò la vicenda della protagonista, Delphine Delamare, moglie del dottor Eugène Delamare. Nel portico della Église Saint-Sulpice si trovano le tombe dei coniugi.
Fonti:
Henri Troyat, Flaubert (Rusconi, 1989)
Normandie & Rouen. Sur le traces de Flaubert, hotelgustaveflaubert.com
Chronologie détaillée, flaubert.univ-rouen.fr