Italia

Roma

Targa commemorativa sul luogo dove soggiornò

In questo palazzo seicentesco visse e morì lo scultore Gian Lorenzo Bernini che aveva lo studio al piano terra (una lapide al numero 12 lo ricorda). All’interno le stanze sono affrescate con episodi della vita dell’artista, come la visita che Bernini ricevette da papa Urbano VIII e il viaggio a Lione quando gli furono consegnate come omaggio le chiavi della città. Nell’Ottocento l’edificio passò alle Assicurazioni Generali di Venezia (che vi apposero il Leone di San Marco sulla facciata) e nel 1882 vi fu installata anche una lapida che ricorda il soggiorno romano di Walter Scott nel 1832. La targa recita: “L’anno MDCCCXXXII / ultimo di sua vita / questa casa abitò / l’illustre romanziere scozzese / Walter Scott / da Edimburgo”. Scott era giunto a Roma il 16 aprile del 1832 e vi rimase fino all’11 maggio dello stesso anno; le sue condizioni di salute erano già precarie (morirà pochi mesi più tardi) ma nonostante questo si concesse un’intensa vita mondana con incontri ed escursioni nella campagna circostante, come quella a Frascati, accompagnato da Michelangelo Caetani che proprio in quell’occasione, in visita a Villa Muti, realizza un ritratto ad acquerello del romanziere.
Indirizzo: via della Mercede 11, Roma

Scozia

Edimburgo

The Scott Monument

Lo Scott Monument venne progettato da George Meikle Kemp che aveva vinto un concorso indetto nel 1836. La posizione del monumento fu però decisa soltanto nel 1840 e i lavori di costruzione iniziarono il 14 agosto dello stesso anno. Purtroppo il suo ideatore non vide mai la realizzazione dell’opera: Kemp morì nel marzo 1844 annegando nell’Union Canal di Edimburgo, dove era caduto a causa della fitta nebbia. 
Il monumento fu completato alla fine del 1844, arrivando a un’altezza di quasi 68 metri. La statua di Walter Scott, realizzat da Sir John Steell, fu installata nel 1846. All’epoca era la prima statua di marmo della Scozia e fu ricavata da un blocco di marmo di Carrara. Oltre a quella dello scrittore e del suo cane, sono presenti 68 sculture distribuite nelle nicchie del monumento che ritraggono alcuni personaggi tratti delle opere di Walter Scott.
Tuttavia non tutti furono entusiasti dell’opera. Una delle critiche più famose fu quella di Charles Dickens che, giunto in città nel 1847, mostrò disappunto scrivendo: “Sembra la guglia di una chiesa gotica staccata e conficcata nel terreno”. Oggi lo Scott Monument è il più grande monumento dedicato a uno scrittore.
È possibile accedere all’interno e salire i 287 scalini che portano alla cima da cui si gode una bella vista della città.
Indirizzo: East Princes Street Gardens, Edimburgo
Ingresso: a pagamento
Sitoedinburghmuseums.org.uk

Targa nel luogo in cui si trovava la casa natale

Una sfarzosa targa in pietra, riccamente decorata, è affissa su un edificio che oggi sorge dove un tempo si trovava la casa natale di Walter Scott. La targa recita: “Near this / spot stood / the house / in which / Sir / Walter Scott / was born / 15th August / 1771 — Memorial tablet erected by / the Town Council 1887 — Sir Tho. Clark Bar. Lord Provost / James Lessels Archt”.
Indirizzo: 8 Chambers Street, Edimburgo

Targa nel luogo in cui si trovava la casa in cui ha vissuto

Quando nel 1772 si ammalò di poliomelite, il piccolo Walter fu mandato a Sandyknowe, fattoria del padre nota col nome di ” Smailholm Tower”, al confine tra Scozia e Inghilterra. Tornati a Edimburgo, la famiglia si spostò in un altro appartamento al numero 25 di George Square, edificio rimasto ancora in piedi nonostante i numerosi rifacimenti della piazza. Qui visse dai 4 ai 26 anni.
Oggi sulla facciata è stata apposta una targa di bronzo che recita: “Sir Walter Scott / Lived Here 1774-1797”.
Indirizzo: 25 George Square, Edimburgo

Targa commemorativa nella scuola frequentata dal 1779

Dall’ottobre 1779, Walter Scott frequentò la High School of Edinburgh, oggi nota come Royal High School, che all’epoca si trovava in Infirmary Street. L’edificio ospita oggi parte del dipartimento di archeologia dell’Università di Edimburgo. 
Una targa commemorativa si trova sulla facciata ovest vicino al portico principale all’interno dell’ex Royal High School. L’iscrizione recita: “In honour of Sir Walter Scott / 1771-1832 / Novelist, poet, historian, father of the historical novel, alumnus of the University”.
Indirizzo: 12 Infirmary Street, Edimburgo

Casa in cui ha vissuto dopo il matrimonio

Il 24 dicembre 1797 Walter Scott sposò Charlotte Carpenter e insieme si trasferirono in una casa in affitto al numero 50 di George Street, per poi spostarsi, nell’autunno 1798, al 10 di South Castle Street.
Qui Charlotte dette luce a due bambini, Charlotte Sophia nel 1799 e Walter nel 1801. 
Poco dopo la nascita dei bambini, la famiglia si trasferì al 39 di North Castle Street (non ci sono targhe commemorative a indicarla), in un’abitazione spaziosa a tre piani dove rimasero fino al disastro finanziario che colpì lo scrittore nel 1826. Da una sua lettera sappiamo che a malincuore lasciò la casa la mattina del 15 marzo 1826.
Nel frattempo aveva costruito Abbotsford House, una grande villa vicino Melrose, che aveva intestato al figlio nel 1825, così quando andò in bancarotta per il fallimento della sua azienda, i creditori non poterono sottrargli quella proprietà.
Indirizzo: 39 North Castle Street, Edimburgo

Targa commemorativa dell’incontro con Robert Burns

La targa indica il luogo in cui i due pilastri della letteratura scozzese, Walter Scott e Robert Burns, si sono incontrati nell’inverno tra il 1786 e il 1787. L’iscrizione recita: “This tablet commemorates / the meeting / of Robert Burns and / sir Walter Scott / which took place here / in the winter of 1786-87”.
Indirizzo: Sciennes House Place, Edimburgo

The Writers’ Museum

Scottish National Portrait Gallery


Melrose

Abbotsford, casa di Walter Scott

Quando fu nominato giudice capo della contea di Selkirk (in inglese “sheriff depute”), Scott aveva bisogno di una residenza nella zona per poter raggiungere facilmente la corte. Dopo aver affittato per un periodo una casa a Ashestiel, decise di acquistare nel 1811 una modesta villa di campagna vicino al fiume Tweed, nota col nome di Newarthaugh o, tra i locali, Cartleyhole, che decise subito di rinominare “Abbotsford“. 
Con gli introiti delle sue prime opere Scott acquistò i terreni circostanti raggiungendo oltre i 500 ettari in pochi anni. L’edificio fu ampliato a poco a poco trasformando quello preesistente: lo scrittore fece costruire un nuovo salone di ingresso, un nuovo studio, una nuova libreria e coinvolse artigiani e professionisti, tra cui l’architetto William Atkinson. Alla sua morte, anche i discendenti continuarono a vivere nell’oramai enorme residenza aprendo alcune stanze al pubblico sin dal 1833.
Oggi è possibile visitarne alcune sale storiche tra cui lo studio in cui Scott scrisse i suoi ultimi romanzi (i primi furono scritti nelle stanze prima della ristrutturazione). In particolare lo scrittore era affezionato alla scrivania qui esposta che aveva portato con sé sin dalla casa temporanea a Ashestiel. 
Anche la libreria è di grande interesse: tutti i libri custoditi qui appartenevano allo scrittore. Alcuni gli furono donati dai familiari, altri invece erano testi su cui aveva studiato giurisprudenza e che ancora portano le sue annotazioni. 
Tra gli altri ambienti si può visitare la sala da pranzo, dove Scott morì il 21 settembre 1832, l’armeria, dove è custodito il suo equipaggiamento militare e sportivo, il soggiorno in stile cinese, con una splendida carta da parati dipinta a mano regalatagli dal cugino Hugh Scott che lavorava per la Compagnia delle Indie Orientali, la stanza delle esposizioni, studio di Scott fino al 1824 e oggi adibito a mostre temporanee.
Indirizzo: Abbotsford, Melrose, Roxburghshire
Ingresso: a pagamento
Sitoscottsabbotsford.com


Glasgow

Statua commemorativa in George Square

La statua è stata la prima ad essere dedicata allo scrittore. Fu realizzata nel 1837 da David Rhind (colonna), Hohn Greenshields e Alexander Handyside Ritchie (statua). La scultura che ritrae Walter Scott poggia sopra un’imponente colonna in stile dorico. Nella piazza ci sono altre undici statue che ritraggono personaggi illustri legati alla Scozia: quella di Walter Scott è posizionata proprio al centro.
Indirizzo: George Square, Glasgow

Fontana ispirata alla Donna del lago

In Kelvingrove Park si trova una fontana progettata dall’architetto James Sellars nel 1872 e dedicata a Robert Stewart, Lord Provost di Glasgow (una sorta di sindaco) dal 1851 al 1854, che aveva promosso un piano per portare l’acqua in città dal vicino Loch Katrine.
Realizzata in stile vittoriano, la fontana è sovrastata da una scultura che rappresenta la protagonista da La donna del lago di Walter Scott, opera ambientata nell’area del Trossachs. Lo scrittore compose il poema durante una vacanza con la famiglia sul Loch Katrine nel 1810.
Indirizzo: Kelvingrove Park, Glasgow

Stati Uniti

New York City

Statua commemorativa in Central Park