Italia

Roma

Monumento commemorativo a Villa Borghese

Belgio

Bruxelles

Targa commemorativa sull’edificio in cui visse

Victor Hugo visse a Bruxelles per un totale di sei anni e finì di scrivere I miserabili a Waterloo, cittadina che ha dato il nome anche alla famosa battaglia in cui è stato sconfitto Napoleone, a 25 chilometri da Bruxelles. Durante questo periodo Hugo cambiò varie volte indirizzo, per poi stabilirsi con la famiglia nel quartiere di Saint Josse, al numero 4 di Place des Barricades, dove visse dal 1866 al 1871. 
Oggi una targa commemorativa ricorda il suo soggiorno: «Je me sens le frère / de tous les hommes et / l’hote de tous les peuples.» / Victor Hugo — En ce lieu, la famille Hugo / a vècu de 1866 à 1871″ (trad. “Mi sento fratello di tutti gli uomini e ospite di tutti i popoli — In questo luogo la famiglia Hugo ha vissuto dal 1866 al 1871″).
Durante questo periodo si trasferì a Bruxelles anche l’attrice Juliette Drouet, la donna tanto amata da Hugo che lo seguì ovunque. Viveva al numero 11 di Galerie des Princes, dove lo scrittore andava a farle visita tutti i giorni. 
Indirizzo: place des Barricades 4, Bruxelles

Targa commemorativa sull’edificio in cui visse

La targa recita: “Victor Hugo / a habite / cette maison / en 1852”.
Indirizzo: Grand Place, le Pigeon 26-27, Bruxelles

Francia

Parigi

Maison de Victor Hugo

Hugo Hugo visse in questo appartamento preso in affitto dal 1832 al 1848 le cui finestre si affacciano su Place des Vosges, all’epoca Place Royale.
Oggi al suo interno si trova una mostra espositiva suddivisa in base a tre periodi importanti della vita dello scrittore: “Prima dell’esilio”, “Esilio” e “Dopo l’esilio”, una suddivisione già suggerita dallo stesso scrittore in Atti e parole (1875-76).
La prima parte dell’allestimento, “Prima dell’esilio“, è affidata a due stanze: l’anticamera e la sala da ricevimento, dove si trovano numerosi ritratti della famiglia e degli amici dello scrittore. In un angolo anche il busto in marmo di Hugo realizzato da Pierre Jean David d’Angers. La sala da ricevimento era decorata anche allora con tendaggi damascati di colore rosso vivo: qui lo scrittore riceveva gli amici ed esponenti del movimento romantico dell’epoca: Théophile Gautier, Lamartine, Dumas, Mérimée, David d’Angers. 
Nella seconda parte si trovano tre stanze che ricreano gli ambienti della casa di Guernesey, dove Hugo si era rifugiato negli anni dell’esilio: in sequenza abbiamo lo studio in stile cinese e il soggiorno di Juliette Drouet, sua fedele amica e amante, e lo studio di Victor Hugo. La particolarità di queste stanze è che la maggior parte dell’arredamento fu progettato e realizzato dallo scrittore stesso che era appassionato anche di design. Infatti era spesso alla ricerca di mobili di antiquariato che con l’aiuto di alcuni falegnami recuperava e rimodellava secondo alcuni progetti da lui disegnati e in parte esposti in questa stanza. In particolare i due pannelli in stile cinese furono progettati da Hugo negli anni 1863-64 e dipinti con l’aiuto dell’artigiano Tom Gore, che aveva già lavorato nella casa di Hauteville.
Le ultime due stanze sono dedicate agli anni successivi all’esilio: Hugo tornò in Francia e si trasferì in un paesino della Normandia, Veules-les-roses, in rue de Clichy (dal 1874 al 1878) e in avenue d’Eylau (oggi avenue Victor Hugo 124, dal 1878 al 1885). Dopo la morte della moglie e di tre figli, visse con la compagnia dell’amico Paul Meurice. La prima stanza, decorata con vivide tappezzerie verdi, espone un pregevolissimo busto scolpito da Auguste Rodin e un noto ritratto dello scrittore ad opera di Léon Boonat, entrambi commissionati da Meurice. Qui è esposto anche il piccolo scrittoio al quale Hugo lavorava in piedi.
L’ultima stanza si trova nella stessa posizione in cui si trovava la stanza da letto in questo appartamento negli anni in cui Hugo lo abitò;  l’arredamento però è quello della sua ultima stanza da letto, a Veules-les-roses, dove spirò, proprio in questo letto, il 22 maggio 1885.
Indirizzo: 6 place des Voges (6ème arrondissement), Parigi
Ingresso: gratuito
Sitomaisonsvictorhugo.paris.fr

Tomba nel Panthéon di Parigi

Targa commemorativa sull’edificio in cui è vissuto

Hugo ha trascorso parte della sua infanzia, dal 1808 al 1813, negli edifici dell’antico convento dei monaci fogliantini. La targa recita: “Victor Hugo a passé une partie de son enfance, de 1808 à 1813, dans les bâtiments de l’ancien couvent des Feuillantines qui occupait cet emplacement.” 
Indirizzo: 8 rue des Feuillantines (5ème arrondissement), Parigi

Notre-Dame de Paris: Cattedrale di Notre-Dame

La celebre cattedrale gotica fa da sfondo e dà il nome al romanzo di Victor Hugo. Qui vive il campanaro deforme Quasimodo e l’arcidiacono Frollo
Indirizzo: Île de la Cité, Parigi

I miserabili: Musée des Égouts de Paris

Il museo delle fognature di Parigi permette di scorprire la storia del labirinto di fognature sotterranee della città attraverso un percorso di circa 500 metri. Il sistema fognario, sviluppato nei secoli a partire dai primi interventi nel 1300, raggiunse nel 1878 la lunghezza di 600 chilometri.
Per i lettori de I Miserabili può essere interessante da visitare perché nelle fognature parigine è ambientata la scena in cui Javert si confronta con Jean Valjean. Infatti alcuni pannelli sono dedicati proprio a questo romanzo e spiegano come Victor Hugo avesse competenza in materia grazie alla conoscenza dell’ispettore delle fognature Emmanuel Brunesea, da cui trasse ispirazione per il personaggio di Jean Valjean.
Indirizzo: Pont de l’Alma (7ème arrondissement), Parigi
Ingresso: a pagamento

Guernsey

Hauteville House

La casa di Guernesey è stato il luogo in cui lo scrittore ha soggiornato durante il periodo d’esilio e la sola struttura di sua proprietà. Infatti fu espulso dalla Francia a seguito del colpo di stato di Luigi Napoleone Bonaparte (2 dicembre 1851), e in seguito fu cacciato anche dal Belgio (1852) e dall’isola di Jersey (1855), trasferendosi nell’isola di Guernesey, posta nel canale della Manica, dove acquisto la Hauteville House. Qui visse 15 dei 19 anni d’esilio, ovvero dal 1855 al 1870.
Durante questo periodo scrive la raccolta di poemi di satira politica I castighi,  La leggenda dei secoliI miserabili (1862), I lavoratori del mare (1866) e L’uomo che ride (1869).
Decorata in parte da Hugo stesso, la casa è strutturata su 5 piani da cui si può ammirare il paesaggio e la Havelet Bay. Nel giardino si trova una quercia piantata dallo scrittore stesso nel 1870 cosiddetta “Stati Uniti d’Europa” con la quale predisse la nascita di una federazione che avrebbe unito tutti i paesi europei.
Indirizzo: 38 Hauteville, St Peter Port, Guernesey
Ingresso: a pagamento
Sitomaisonsvictorhugo.paris.fr


Leggi anche: A casa di Victor Hugo: scrittore e… interior designer