Trieste

Statua

La statua che raffigura Saba a passeggio con un bastone porta la seguente iscrizione: “Avevo una città bella tra i monti / rocciosi e il mare luminoso” / “Avevo” in “1944” / Umberto Saba / 1883 – 1957 / Fondazione CrTrieste / AIAT Agenzia di Informazione e di Accoglienza Turistica Trieste / Comune di Trieste – Assessorato alla cultura / Opera di Nino Spagnoli 2004″.
Indirizzo: via Dante (angolo via San Nicolò), Trieste

Targa commemorativa

Una targa dedicata al poeta recita: “Una strana bottega d’antiquario / s’apre, a Trieste/ in una via secreta” / (Umberto Saba – XV Sonetto dell’autobiografia” — Qui / Umberto Saba / operò / tra gli uomini / poeta”.
Indirizzo: via San Nicolò, Trieste

Targa commemorativa sulla casa in cui visse

Qui il poeta vive dal 1919 fino alla morte, prima al secondo piano, successivamente al quarto. Una targa ricorda: “In questa casa / dove passò con la luna / gli anni della maturità / Umberto Saba / scopriva / nella sua alta poesia / per tutti gli uomini / l’amicizia / e l’amore”.
Indirizzo: via Crispi 56 (già via Chiozza 56), Trieste

Targa commemorativa

Una targa commemorativa cita un verso di Saba: “A Trieste ove son tristezze molte, / e bellezze di cielo e di contrada / c’è un’erta che si chiama Via del Monte”. Al numero 15 della stessa via si trovava la casa in cui Saba era cresciuto fino ai 3 anni, dove viveva la balia alle cui cure era affidato, Peppa Gabrovich di origine slovena, ricordata in alcune poesie della raccolta Il piccolo Berto.
Indirizzo: via del Monte 1, Trieste

Targa commemorativa

Una targa dedicata al poeta recita: “C’è a Trieste una via dove mi specchio / nei lunghi giorni di chiusa tristezza / si chiama via del Lazzaretto Vecchio”.
Indirizzo: via Lazzaretto vecchio 26, Trieste

Targa commemorativa

Una targa dedicata al poeta recita: “Via del Monte è la via dei santi affetti / ma la via della gioia e dell’amore / è sempre via Domenico Rossetti”.
Indirizzo: via Rossetti 2, Trieste

Libreria Antiquaria “Umberto Saba”

Nel settembre 1919 Umberto Saba e Giorgio Fano acquistano la libreria di libri usati dell’editore Giorgio Mayländer. Abbandonando il progetto iniziale di rivendere il fondo a prezzo maggiorato, i due decidono di tenere aperta la libreria antiquaria, un’attività che terrà impegnato il poeta per più di trentacinque anni e che citerà nelle liriche Primavera d’Antiquario e Avevo. Quando le leggi razziali entreranno in vigore nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, Saba, che aveva rilevato la parte del coproprietario Fano, opererà una finta cessione al suo dipendente Carlo Cerne, col quale continuerà l’attività nel dopoguerra, cedendogli metà della società. Alla morte del poeta, il socio in affari continua a tenere in vita la libreria, oggi proprietà del figlio Mario. 
Indirizzo
: via San Nicolò 30, Trieste

Cinema Teatro “Italia”

Nel 1919, prima di iniziare l’attività della libreria antiquaria, Saba lavora alcuni mesi in questo cinema-teatro gestito dal cognato Enrico Wölfler dove scrive  alcuni testi pubblicitari per la Leoni Films.
Come indica una targa apposta sull’edificio, qui si trovava anche la sede del giornale irredentista “L’indipendente”, pubblicato dal 1877 al 1923, a cui collaborò Italo Svevo pubblicando sulle sue pagine L’assassinio di via Belpoggio (1890) e Senilità (1898).
Indirizzo: via Dante Alighieri 3, Trieste

Salotto di Anita Pittoni

Saba frequentava spesso il salotto dell’intellettuale e artista triestina Anita Pittoni, sulla cui abitazione il comune di Trieste ha posto nel 2014 la seguente targa: “«la mia patria è il mio tavolo di lavoro». In questa casa Anita Pittoni (Trieste 1901-1982) realizzò le sue creazioni artistiche e editoriali e tra il 1941 e il 1974 promosse l’incontro di tanti artisti e intellettuali nelle riunioni del martedì.”
Indirizzo: via Cassa di Risparmio 1, Trieste

Busto in bronzo nel Giardino pubblico “Muzio de Tommasini”

Caffè Latteria da Walter

Caffè Tommaseo

Caffè Tergesteo