Trieste
Targa commemorativa sulla casa natale
La targa commemorativa recita: “In questa casa / affacciata sul viale voluto da / Domenico Rossetti / ebbe i natali / il 19 dicembre 1861 / Ettore Schmitz / che col nome di / Italo Svevo / scrittore e romanziere / nelle profonde pagine / Trieste riflesse / e la arricchì della sua gloria — Il Comune nel MCMLXI”.
Svevo visse in questa casa fino al 1881.
Indirizzo: viale XX settembre 16 (già via dell’Acquedotto 16), Trieste
Casa di Svevo (anni giovanili)
Qui abitava la famiglia Schmitz dopo il trasferimento da via dell’Acquedotto, nel periodo in cui il giovane Svevo lavorava alla banca Union.
Indirizzo: via Battisti 12 (già Corsia Stadion 12), Trieste
Museo Svevo
Cinema Teatro “Italia”
Come indica una targa apposta sull’edificio, qui si trovava la sede del giornale irredentista “L’indipendente”, pubblicato dal 1877 al 1923, a cui collaborò Italo Svevo pubblicando sulle sue pagine L’assassinio di via Belpoggio (1890) e Senilità (1898). Questo luogo è legato anche ad Umberto Saba, che nello stesso edificio dove si trovava il Cinema-Teatro “Italia”, lavorò qualche mese nel 1919 come pubblicista per i film in programmazione.
Indirizzo: via Dante Alighieri 3 (già via S. Antonio), Trieste
Statua di Italo Svevo
Realizzata dallo scultore Nino Spagnoli e installata nel 2004, si trova in Piazza Hortis.
Indirizzo: piazza Hortis, Trieste
Biblioteca Civica Attilio Hortis
Descritta in Una vita (1892) era un posto frequentato spesso dallo scrittore. L’edificio fu costruito a cavallo tra Sette e Ottocento e divenne Biblioteca Civica nel 1820, dopo essere stata Imperial Regia Accademia di Commercio e Nautica. Nel 1950 la biblioteca è stata intitolata a Attilio Hortis, uno studioso e politico che ne fu direttore dal 1873. Oggi la biblioteca civica si trova in via Madonna del Mare, mentre in piazza Hortis è rimasta l’emeroteca “Fulvio Tomizza”.
Indirizzo: piazza Hortis 4, Trieste
Portici di Chiozza
Agli inizi dell’Ottocento questa zona era di proprietà dell’imprenditore genovese Carlo Luigi Chiozza che fece costruire un complesso di edifici conosciuto come “Isola di Chiozza”, su progetto di Antonio Mollari, poi demolito nel 1857 quando viene acquisito dalle Assicurazioni Generali, che vi edificano un nuovo complesso. Qui si trovavano alcuni caffè storici come il caffè “Portici di Chiozza”, frequentato da Svevo, che il 23 maggio 1915 fu devastato dai gruppi anti-italiani a seguito della dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria.
Studio di Veruda
A pochi passi dai portici di Chiozza si trovava lo studio dell’amico pittore Umberto Veruda, ispirazione per il personaggio di Stefano Balli in Senilità.
Indirizzo: via Carducci 20, Trieste
Ex Caffè Fabris
Teatro comunale “G. Verdi”
Il Teatro comunale “G. Verdi” fu inaugurato il 21 aprile 1801, costruito su progetto degli architetti Gian Antonio Selva (che ha progettato anche il Teatro La Fenice di Venezia) e Matteo Pertsch (a cui si deve soprattutto la facciata principale, da non confondere con la facciata che dà sul mare, realizzata nel 1884 dall’ingegnere Eugenio Geiringer). Inizialmente si chiamava “Teatro Nuovo”, poi divenne “Teatro Grande” nel 1820 ed infine fu intitolato al compositore Giuseppe Verdi nel 1901.
Frequentato anche da James Joyce che lo descrive in Giacomo Joyce, Svevo vi si recava spesso accompagnato dalla moglie Livia Veneziani, nonostante lo scrittore fosse maggiormente interessato agli spettacoli di prosa, come quelli messi in scena al Teatro Rossettii e al Teatro Filodrammatico. Il Teatro Verdi viene citato anche in Senilità.
Indirizzo: riva 3 Novembre 1, Trieste
Politeama Rossetti
Scuola superiore di commercio “Revoltella”
Svevo frequenta questo istituto per due anni, dal 1878 al 1880, e vi tornerà nel 1891 come insegnante di corrispondenza commerciale. Sarà grazie al suo interessamento che l’amico James Joyce verrà preso come insegnante di inglese in questa stessa scuola nel 1913.
Indirizzo: via Carducci 12, Trieste
Berlitz School
Svevo si iscrisse al corso di inglese della Berlitz School per seguire gli affari della ditta di vernici della famiglia della moglie, i Veneziani, presso cui lavorava e che aveva aperto una filiale a Londra. Qui incontra James Joyce con cui instaurerà un rapporto di amicizia e stima che proseguirà quando lo scrittore irlandese andrà a dare ripetizioni di inglese a casa di Svevo
Indirizzo: via San Nicolò 32, Trieste
Filiale della Banca Union in cui lavorò
Svevo inizia a lavorare presso la filiale n° 12 della Banca Union di Vienna, all’epoca sita in Galleria Tergesteo, Scala I, quando abbandona gli studi nel 1880 a causa di problemi economici familiari. Sono gli anni in cui Svevo scriverà Una vita, il cui protagonista, Alfonso Nitti, è un impiegato di banca. Abbandonerà questo lavoro nel 1898 quando, dopo il matrimonio con Livia Veneziani, andrà a lavorare presso la ditta di vernici della famiglia di lei.
Indirizzo: via Einaudi 1, Trieste
Scuola elementare
Ettore Schmitz frequenta con i fratelli la scuola elementare ebraico israelita dell’allora vice-rabbino di Trieste Sabbato Raffaele Melli che si trovava nella casa dello stesso Melli, sita nell’odierna via Gallina 5. Dal 1872 passerà alla scuola commerciale privata di Emanuele Edeles.
Indirizzo: via Gallina 5 (già via della Legna), Trieste
Società letteraria “Minerva” e “Lega Nazionale”
Svevo fu socio e promotore della Società letteraria triestina “Minerva” e dell’associazione “Lega Nazionale”, fondata nel 1891 che promuoveva la diffusione della lingua e della cultura italiana quando Trieste faceva ancora parte del territorio austriaco.
Indirizzo: via del Pesce 4, Trieste
Inghilterra
Londra
Targa commemorativa sull’edificio in cui visse
La targa commemorativa, rotonda e di colore blu, è stata inaugurata il 22 settembre 1999 e recita: “Ettore Schmitz alias ‘Italo Svevo’ 1861-1928 writer lived here 1903-1913”.
Indirizzo: 67 Charlton Church Lane, Londra