Milano
Targa commemorativa
Negli anni 1945-49 Guareschi visse e viveva con la moglie Ennia e i due figli Carlotta e Alberto in una casa in affitto al secondo piano di via Pinturicchio 25 dove nel 2019 è stata apposta una targa commemorativa. Qui nel 1946 lo scrittore creò i personaggi di Don Camillo e Peppone.
Indirizzo: via Pinturicchio 25, Milano
Parma
Casa dove ha trascorso la giovinezza
La prima targa, in marmo con un bassorilievo dello scrittore in bicicletta, recita: “In questa casa nel cuore della Parma antica ha trascorso un lampo di giovinezza Giovannino Guareschi lo scrittore della brava gente — Circolo Culturale “Giovannino Guareschi”.
La seconda targa, più piccola, in basso, dice: “In questa casa visse all’ultimo piano Giovannino Guareschi nato a Fontanelle (PR) 1/5/1908 e morto il 22/7/1968 a Cervia (RA). — Giovannino Guareschi è stato uno dei maggiori scrittori del XX secolo, oltre che giornalista, fondatore di “Candido”, “Bertoldo” e creatore dei famosi Don Camillo e Peppone, protagonisti del “mondo piccolo”. Nel decennio precedente la 2° guerra mondiale, ebbe inizio il periodo parmigiano di Guareschi, e la sua carriera di scrittore e giornalista. Questa casa era frequentata da personaggi come Cesare Zavattini, Pietrino Bianchi e l’amico di sempre Alessandro Minardi. — La targa ricorde di Giovannino è stata donata dal Circolo Culturale Guareschi e dal figlio primogenito Giuliano Guareschi Montagna.”
Indirizzo: via Ferdinando Maestri 13, Parma
Roncole Verdi (Parma)
Archivio Guareschi – Club dei Ventitré
Nei locali dell’ex Ristorante Guareschi, fatto costruire dallo scrittore nel 1957 e chiuso nel 1993, si trova oggi l’Archivio Guareschi e la sede del Club dei Ventitré, un’associazione culturale fondata dai figli Carlotta e Alberto che nel nome fa riferimento ai presunti ventitré lettori a cui si rivolgeva lo scrittore. L’archivio consta di oltre 200.000 documenti, messi a disposizione anche dai figli di Guareschi, tra cui la sua biblioteca, e organizza attività culturali come mostre e la pubblicazione di un quadrimestrale, “Il Fogliaccio”.
Nello stesso spazio si trova anche una sala che ospita mostre sullo scrittore.
Indirizzo: Via Processione 160, Roncole Verdi
Sito: giovanninoguareschi.com
Caffè Guareschi
In questo edificio si trovava il Caffè Guareschi che lo scrittore fece costruire nel 1957 vicino alla casa del compositore Giuseppe Verdi. Chiuso per molti anni, ha riaperto nel 2015 con una nuova gestione. L’arredamento e il menù sono un costante richiamo allo scrittore.
Indirizzo: Via Processione 158, Roncole Verdi
Tomba
Guareschi è sepolto nel cimitero di Roncole Verdi. Sulla lapide spunta un bassorilievo in bronzo che ritrae il volto dello scrittore ad opera di Luigi Froni.
Indirizzo: Cimitero comunale di Roncole Verdi
Fontanelle di Rocca Bianca (Parma)
Casa natale
Vicino a piazza Balestrieri, la piazza principale del paese, si trova ancora oggi la casa dove Guareschi nacque il 1° maggio 1908 e visse fino ai 6 anni. Nei pressi si trova anche il busto bronzeo di Giovanni Faraboli, presidente della Lega dei contadini di Fontanelle, che fu di ispirazione per il personaggio di Peppone.
Indirizzo: Fontanelle di Rocca Bianca
Museo “Il Mondo Piccolo”
Nell’antica scuola dove insegnò la madre dello scrittore e che Guareschi stesso frequentò è stato allestito un percorso museale che si incentra sulla storia e la società rurale negli anni a cavallo tra Otto e Novecento. In particolare si sofferma sui due personaggi più noti del paese, Giovannino Guareschi e Giovanni Faraboli, fondatore del movimento cooperativo riformista.
Davanti al museo si trova una statua che ritrae Guareschi in bicicletta realizzata dallo scultore parmense Maurizio Zaccardi nel 2008. Famoso fu il viaggio in bicicletta che lo scrittore intraprese a partire dal 2 luglio 1941 lungo la via Emilia. Da Piacenza a Rimini, la pedalata sarà poi raccontata in un reportage in sei puntate uscito sul Corriere della Sera.
Indirizzo: Ex scuola elementare, strada Villa 18, Fontanelle
Ingresso: gratuito
Sito: mondopiccolofontanelle.it
Chiesa di San Martino
Dedicata a San Martino di Tours, fu eretta nel XVI secolo e ampliata poi nel Settecento. Qui fu battezzato Guareschi e sembra che la chiesa fu d’ispirazione per lo scrittore.
Indirizzo: Fontanelle di Rocca Bianca
Diolo di Soragna (Parma)
Museo Guareschi – Centro del Boscaccio
Il museo espone scritti e oggetti legati a Guareschi raccolti dai due fondatori, i coniugi Cesare e Caterina Bertozzi, amici dello scrittore. L’esposizione è allestita nella torre campanaria di Diolo, un luogo non casuale perché poco distante dal podere Bosco dove vivevano i nonni di Guareschi.
Indirizzo: Torre campanaria, Diolo, Soragna
Sito: boscaccio.org
Cervia (Ravenna)
Casa dove visse gli ultimi anni e morì
Guareschi iniziò a soggiornare a Cervia dal 1962 per trascorrere un periodo di convalescenza dopo essere stato colpito da infarto. Decise poi di comprare la casa in via Bellucci e qui trascorse le estati fino al 1968. L’abitazione si riconosce per la firma con la “G” a forma di naso appuntito con baffi che fa riferimento all’iniziale del nome Guareschi.
In questa casa scrisse una delle sue ultime opere, il romanzo per ragazzi La calda estate del pestifero (1967), e qui morì il 22 luglio 1968.
Indirizzo: via Bellucci 3, Cervia
Brescello (Reggio Emilia)
La fama di Brescello è legata alla serie televisiva Don Camillo e Peppone tratta dall’opera Mondo piccolo di Guareschi che tuttavia è ambientata in un paese immaginario della bassa pianura padana emiliana che nel primo libro della serie viene chiamato “Ponteratto”. In seguito ci si riferisce genericamente a un “borgo”, forse per permettere una più ampia identificazione con la realtà rurale italiana del dopoguerra. L’autore quindi non menziona Brescello, ma poiché il paese fu scelto come ambientazione dei film tratti dai romanzi è andato sempre più a identificarsi come “il paese di Don Camillo”. Lungo le vie di Brescello si riconoscono ancora oggi numerosi luoghi apparsi nei film, tra cui la campana della torre voluta da Peppone nel film Don Camillo monsignore… ma non troppo, installata sotto i porticati di Via Giglioli.
Statua di Don Camillo e Peppone
In piazza Matteotti, il 2 giugno 2001, per i 50 anni dall’uscita del primo film, sono state inaugurate due statue in bronzo che ritraggono i protagonisti dell’opera di Guareschi, Don Camillo e Peppone, da cui è stata tratta la celebre serie televisiva. Entrambe sono state scolpite da Andrea Zangani. La statua di Peppone ha una particolarità: nel taschino spunta una copia dell’Unità ripiegata dove è ritratto Guareschi.
Indirizzo: piazza Giacomo Matteotti, Brescello
Museo Brescello e Guareschi, il territorio e il cinema
Dedicato al rapporto tra territorio e cinema, nucleo dell’esposizione è la ricostruzione del set cinematografico di Don Camillo e Peppone, tra fotografie di scene dei film e video incentrato sul sesto film (incompiuto a causa della malattia di Fernandel, interprete di Don Camillo).
Una mostra indaga il rapporto tra il cinema e il territorio e all’ultimo piano una sezione è dedicata alla realtà contadina degli anni Cinquanta e alla “Grande Alluvione” del 1951. Tra gli oggetti esposti anche una piroga che veniva utilizzata per la navigazione sul Po.
Indirizzo: via Felice Cavallotti 24, Brescello
Ingresso: a pagamento
Sito: visitbrescello.it
Museo Don Camillo e Peppone
Inaugurato il 16 aprile 1989 si incentra sulla saga di Don Camillo e Peppone creata da Giovannino Guareschi e in particolare sulla sua trasposizione cinematografica per la regia di Gino Cervi con Fernandel nei panni del parroco Don Camillo. Oltre a ricostruire alcune ambientazioni, sono esposti numerosi cimeli legati alla serie televisiva: la scrivania e la moto di Peppone, le biciclette dei protagonisti, numerose foto in bianco e nero dal set televisivo. All’esterno si trovano il carrarmato che compare nel terzo film e la locomotiva con cui Don Camillo viene mandato in esilio nel primo film.
Indirizzo: via De Amicis 2, Brescello
Ingresso: a pagamento
Sito: visitbrescello.it
Busto commemorativo
Il busto in bronzo al centro del parco dedicato allo scrittore fu realizzato dal tedesco Gudrun Schreiner nel 1994. La targa apposta sotto recita: “A Giovannino Guareschi, padre di Don Camillo e Peppone, Poeta della Bassa”.
Indirizzo: parco Giovannino Guareschi, Brescello