Australia

Sydney

Targa commemorativa lungo la Sydney Writers Walk

La targa ricorda che lo scrittore visitò Sydney nei primi anni del Novecento raccontando le sue avventure nell’opera South Sea Tales (Racconti dei mari del sud). L’iscrizione recita: “I would rather be ashes than dust, / a spark burnt out in a brilliant blaze, than be stifled in dry rot… / For man’s chief purpose is to live, not to exist; / I shall not waste my days trying to prolong them; I shall use my time — Jack London, the american novelist and andventurer, took part in the Klondike Gold Rush in 1897 and visited Sydney in the early 1900s. South Sea Tales (1911) recounts his voyages in the Pacific- — NSW Ministry for the Arts – Writers Walk”.
Indirizzo: Sydney Writers Walk, International Passenger Terminal, West Circular Quay, Sydney

Canada

Dawson City (Yukon)

Jack London Museum

Il Jack London Museum di Dawson City è in parte una replica del capanno in cui Jack London trascorse l’inverno tra il 1897 e il 1988 quando intendeva prendere parte alla corsa all’oro del Klondike. Nel 1968 lo scrittore Dick North intraprese una spedizione in Alaska per verificare che il piccolo capanno, scoperto nel bosco sull’Henderson Creek, fosse proprio quello in cui era vissuto Jack London. Ad accompagnarlo fu il sergente Ralph Godfrey, esperto di calligrafia del dipartimento di polizia dell’Oakland, incaricato di verificare l’autenticità della firma di Jack London che era stata incisa sul soffitto. Quando fu appurata l’autenticità del capanno, si decise di smontarlo e i tronchi furono divisi in due blocchi. Metà furono portati a Dawson City, in Canada, e metà portati a Oakland, dove oggi si possono trovare sul lungomare presso Jack London Square.  
Attraverso una mostra interattiva e pannelli espositivi si possono approfondire le avventure dello scrittore prima, durante e dopo la corsa all’oro del Klondike. La capanna in cui London visse negli anni 1897-98 è stata in parte ricostruita con i tronchi di legno che furono della vera capanna, ritrovata sulla costa dell’Henderson Creek. 
Indirizzo: Eighth Ave. and Firth Street, Dawson City
Ingresso: a pagamento
Sitojacklondonmuseum.ca

Stati Uniti

Glen Ellen (California)

Jack London State Historic Park

Il parco è esteso più di 500 ettari e comprende:
– le rovine della Wolf House, distrutta da un incendio nel 1913;
– il cottage dove London si rifugiava a scrivere;
– la sua tomba
– la casa che la moglie aveva costruito dopo la morte dello scrittore, la cosiddetta House of Happy Walls.
Il tempo di visita medio è stimato di 3 ore.

La House of Happy Walls è oggi adibita a museo e raccoglie al suo interno molti oggettimanoscritti e fotografie di Jack London, alcuni dei quali raccolti durante i suoi viaggi per il mondo. La moglie dello scrittore, Charmian London, l’aveva costruita con l’aiuto della sorellastra di London, Eliza Shepard, e vi era vissuta dal 1934 al 1955.
Il cottage era la casa principale in cui London viveva a Beauty Ranch. L’edificio, rivestito in legno, fu acquistato dallo scrittore nel 1911 e in seguito fu ampliato. Qui scrisse molte delle sue opere. Nel 2006 è stato restaurato e oggi vi sono esposti gli arredi dell’epoca dello scrittore.
Wolf House era il rifugio che lo scrittore aveva iniziato a costruire dal 1911. “The Wolf” era infatti il suo soprannome, datogli dall’amico George Sterling. Jack e la moglie però non andarono mai a vivere nella casa perché una calda notte estiva nell’agosto 1913 l’edificio prese fuoco per autocombustione. I London, che dormivano nel cottage a circa mezzo miglio dalla Wolf House, si accorsero dell’incendio quando ormai era troppo tardi. Lo scrittore aveva intenzione di ricostruirla, ma non visse abbastanza per portare a termine il progetto.
La tomba dello scrittore si trova nell’area del parco. Qui fu sepolto dopo la morte che lo colse il 22 novembre 1916, all’età di 40 anni, dopo alcuni giorni di coma, a causa di un’uremia per insufficienza renale cronica. Il suo corpo fu cremato in Oakland e le sue ceneri disposte sotto la grande roccia che si trova ancora oggi nella tenuta. Lo scrittore aveva infatti espresso il desiderio che le sue ceneri fossero sparse vicino al luogo di sepoltura di David e Lillie Greenlaw, i figli di una coppia di immigrati irlandesi e scozzesi, morti nel 1876 e nel 1877 giovanissimi per cause sconosciute. Quando la moglie di London morì nel 1955, anche le sue ceneri furono sparse sotto la stessa roccia, vicino a quelle del marito.
Indirizzo: 2400 London Ranch Road, Glen Ellen
Ingresso: a pagamento
Sitojacklondonpark.com


Oakland (California)

Il capanno di Jack London

Camminando sul lungomare, nei pressi della Jack London Square, ci si imbatte in una replica del capanno di Jack London. Nel 1968 lo scrittore Dick North intraprese una spedizione in Alaska per verificare che il piccolo capanno, scoperto nel bosco sull’Henderson Creek, fosse proprio quello in cui Jack London trascorse l’inverno tra il 1897 e il 1988 quando intendeva prendere parte alla corsa all’oro del Klondike. Ad accompagnarlo fu il sergente Ralph Godfrey, esperto di calligrafia del dipartimento di polizia dell’Oakland, incaricato di verificare l’autenticità della firma di Jack London che era stata incisa sul soffitto. Quando fu appurata l’autenticità del capanno, si decise di smontarlo e i tronchi furono divisi in due blocchi. Metà furono portati a Dawson City, in Canada, e metà portati a Oakland. Ora entrambe le città hanno una replica del capanno di Jack London, ricostruito con parte del materiale originario. Il capanno di Oakland fu inaugurato il 1° luglio 1970.
Su un masso a fianco del capanno, una targa recita: “Jack London / January 12 1876 – November 22, 1916 / Oakland’s famed native son was the noted author of ‘The Call of the Wild’, ‘The Sea Worl’, and ‘South Sea Tales’. He was at various times a sailor, Alaskan gold minor, salmon fisher, and longshoreman. / For a time he was politically involved in making socialist speeches and served as a war correspondent at different perios in the far east and Mexico. — Dedicated at Jack London Square / by the Joaquin Murrieta Chapter / E Clampus Vitus / April 16, 1977”.
A poca distanza si trova anche una statua che rappresenta il cane Buck, da Il richiamo della foresta, ambientato proprio durante la corsa all’oro del Klondike.
Indirizzo: Water Street, Oakland

Statua commemorativa

La statua in bronzo che ritrae lo scrittore è stata realizzata dallo scultore Cedric Wentworth ed è accompagnata da una targa che recita: “«I would rather be ashes than dust. / I would rather that my spark should burn out in a brilliant blaze / than it should be stifled by dry rot. / I would rather be a superb meteor, every atom of me / in magnificent glow, than a sleepy and permanent planet. / The proper function of man is to live, not to exist. / I shall not waste my days in trying to prolong them. / I shall use my time.» — Jack London / 1876 – 1916”. (trad. “Preferirei essere cenere che polvere. Preferirei che la mia scintilla bruciasse in una vivida fiammata piuttosto che fosse soffocata da arida putredine. Preferirei essere una superba meteora, ogni mio atomo esploso in un magnifico bagliore, piuttosto che un sonnolento e perseverante pianeta. La giusta funzione di un uomo è di vivere, non di esistere. Non ho intenzione di sprecare i miei giorni nel tentativo di prolungarli, voglio viverli”).
Indirizzo: all’incrocio tra Broadway e Water Street, Oakland